D il capo cowboy si presenta alle 9 del mattino a sistemare
l’impalcatura dal vicino. Stupita gli chiedo cosa ci facesse a casa, lui
mi risponde dicendo che il vicino si e' lamentato e che quindi e'
venuto a sistemare le cose. Mmmmh, non me la racconta giusta, ma non
ci bado piu' di tanto.
A
mezzo giorno arriva una copia dell’email mandata ai cowboys dal
vicino al n3. K, il proprietario, nonche' padre del ragazzo che vive li,
e’ venuto a dare un’occhiata alla struttura e ha fatto una lista
di richieste che non finivano piu’, incluso, giustamente, un
appunto su come, per correttezza, si richieda il permesso in anticipo
in modo da accordarsi per bene e non quando e’ gia’ stata montato
il tutto. Voglio sprofondare dall’imbarazzo. Lui continua a dirmi
che non devo perderci il sonno che non e’ colpa nostra se la ditta
decide di punto in bianco di andare a farsi una partita a risiko e
invadere le proprieta’ altrui con l’obiettivo di conquistare
tutta la strada. Io penso che siccome qui dobbiamo viverci noi e non i
muratori, se si incazzano i vicini, siamo noi che dobbiamo almeno
dimostrare le buone intenzioni, anche se non c’entriamo per niente.
Non che vada a parlarci lui con i vicini, intendiamoci.
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