venerdì 5 ottobre 2012

Giorno 17: la scalata


Oggi sento che il mio progetto ha decisamente ripreso la sua giusta posizione in cima alle priorita' di C. Di nuovo alle 7:40am rumori di lame ruotanti e martellate sui muri. Mi rassegno ad una giornata lunga. Per fortuna il cielo e' meravigliosamente azzurro
, un colore quasi italiano che mi mette di buon umore e pare che faccia lo stesso effetto ai muratori. Forse sara' stata la giornata meno impegnativa di ieri, ma mi sembrano freschi e riposati e procedono come un treno in discesa.

Presa dall'euforia del momento decido di dare un'occhiata in situ. Salgo spavalda sulla scala esterna, ma piu' vado in su' e piu' mi mi viene la fifa. Mi guardo intorno, Gesu' come e' alto! Tira pure vento e le mie scarpe scivolano un poco sui pioli. Devo per forza lasciare la scala e aggrapparmi ai pali dell'impalcatura per arrivare in cima. Mi faccio coraggio e mi isso trattenendo il fiato. Non guardo di sotto per non svarionarmi e cerco di calmarmi facendo foto. Intanto in giardino vedo C e D che si fanno due risate. Arriva il momento di scendere. Non c'e' verso, non riesco senza qualcuno che mi dica dove mettere i piedi. C non ci crede che deve venire a prendermi, alla fine risolviamo il dilemma mettendoci in una posizione semi-pornografica con lui dietro di me, tipo a cucchiaino. Maledico la mia precipitevolezza e ringrazio le stelle che non ci fosse nessuno ad assistere a questo spettacolo misero.

Ecco, se volete perdere il rispetto dei vostri lavoratori, fate come me, effetto garantito.
In compenso, a meta' mattina si vede gia' la carcassa e a fine pomeriggio tutti i pannelli sono in posizione! Quando coprono il tutto col telone di plastica si vede benissimo che forma avra' la struttura finale...e' enorme. Oddio cosa abbiamo creato!?

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