giovedì 6 dicembre 2012

Giorno 88: la dea Kali

Questa storia del blog doveva essere una cosa a corto termine, visto che il progetto del rifacimento della soffitta doveva durare al massimo 10 settimane. Ecco ora le 10 settimane sono diventate 12 e ancora siamo qui ad aspettare di finire i rimasugli.

Per darmi da fare ho quindi pensato di passare una seconda mano di bianco nel giro scale, cosi' tanto per perdere tempo, che come ritornano C e l'idraulico mi faranno buchi e graffi che dovro' ricominciare da capo. Lo so perche' ho perso la mattinata a coprire con lo stucco tutti i buchi fatti due settimane fa quando sono stati portati su i sanitari. Le mie meravigliose pareti liscie avevano lo stesso aspetto vissuto delle mie guance a 15 anni, roba che la superficie della luna sembrava una pesca in confronto. Buchi maledetti e infingardi, mica erano subito evidenti. No. Li vedevi solo quando eri in bilico sulla scala a pioli, sul quinto gradino, col pennello in una mano, e l'altra che reggeva contemporaneamente la scala e la vaschetta. Sei li che ti attingi a procedere e li vedi tutti, uno per uno, in controluce. Che una volta che li hai visti non puoi fare finta di niente, perche' ti ci cadra' l'occhio tutte le volte che salirai quelle dannate scale. 

Ecco, ero li che smadonnavo tutti i santi di dicembre, quando ho pensato che sarebbe proprio comodo avere un paio di braccia in piu', tipo la dea Kali, oppure una formica. Trac un paio di pennelli da entrambi i lati, e via con la tinteggiatura. Tutto fatto in due ore, ma vuoi mettere?
E poi pulire: con una mano lavi, con l'altra asciughi, con la terza metti via, e con la quarta ti prepari il caffe', fico! So cosa chiedere a Babbo Natale quest'anno!

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