sabato 29 settembre 2012

Giorno 10: la rete


Finalmente arriva la rete, una cosa mesta e povera, che fa pieta' a guardarla. Non credo che fosse questo che volesse il vicino, ma tant'e'. Ormai accetto tutto il poco che mi danno, se e' una tattica, funziona alla grande. Mi sento una mentecatta.

venerdì 28 settembre 2012

Giorno 9: il giardino delle meraviglie


Niente travi d'acciaio o reti, ma in compenso sono comparsi vari teloni di plastica blu, teloni di cotone, teli sottili di plastica trasparenti, bulloni, chiavi inglesi, chiodi di tutte le forme, lunghezze e colori, e altri attrezzi. Il tutto ovviamente in giardino, sull'erba appena tagliata, proprio dove stanno spuntanto i primi fiori autunnali.

martedì 25 settembre 2012

Giorno 7: si spostano le assi


Finalmente arriva C a spostare la legna nel giardino, e io mi posso finalmente riparcheggiare davanti casa. Delle travi di acciaio, indispensabili per la prima settimana di lavoro, neanche la ruggine, forse venerdi. E la rete tanto bramata dal vicino per impedire la caduta dei detriti dall'impalcatura e' ancora mancante all'appello. E intanto continua a piovere.

lunedì 24 settembre 2012

Giorno 6: arrivano le assi


Ecco piove che Dio la manda, per fortuna che C non comincia oggi, ma sfiga vuole che arrivi la prima fornitura di assi di legno, ovviamente bagnate fradicie e delicatamente poggiate nel parcheggio di fronte casa, di traverso, in modo che per entrare in casa devi fare un doppio salto carpiato in avanti con avvitamento e se vuoi parcheggiare la bici nel vialetto del giardino ti ammazzi impalato sulla pianta di rose. Comodo comodo. 

Signora almeno non occupiamo anche il marciapiede. 
Eh gia', che bel pensiero....

domenica 23 settembre 2012

Giorno 5: neighbours management


Arriva una lettera indirizzata a noi da K del n3, ripetendo il punto di ieri che le cose si chiedono prima, e che prima che si usi la struttura dobbiamo accordarci su 9 punti (dico 9!!). A dire il vero sono anche abbastanza ragionevoli, mi chiedo che faccia fara’ C quando leggera’ il tutto. 
Ovviamente essendo successo tutto il fine settimana (vedete come e’ subdolo Murphy...?) non rispondeva al telefono e quindi non e’ stato avvisato di niente. O almeno non da me.
Lo stress monta e nel frattempo ha piovuto tutto giorno. Ciliegina sulla torta piovera’ tutta la settimana.

sabato 22 settembre 2012

Giorno 4: i rapporti di vicinato


D il capo cowboy si presenta alle 9 del mattino a sistemare l’impalcatura dal vicino. Stupita gli chiedo cosa ci facesse a casa, lui mi risponde dicendo che il vicino si e' lamentato e che quindi e' venuto a sistemare le cose. Mmmmh, non me la racconta giusta, ma non ci bado piu' di tanto.
A mezzo giorno arriva una copia dell’email mandata ai cowboys dal vicino al n3. K, il proprietario, nonche' padre del ragazzo che vive li, e’ venuto a dare un’occhiata alla struttura e ha fatto una lista di richieste che non finivano piu’, incluso, giustamente, un appunto su come, per correttezza, si richieda il permesso in anticipo in modo da accordarsi per bene e non quando e’ gia’ stata montato il tutto. Voglio sprofondare dall’imbarazzo. Lui continua a dirmi che non devo perderci il sonno che non e’ colpa nostra se la ditta decide di punto in bianco di andare a farsi una partita a risiko e invadere le proprieta’ altrui con l’obiettivo di conquistare tutta la strada. Io penso che siccome qui dobbiamo viverci noi e non i muratori, se si incazzano i vicini, siamo noi che dobbiamo almeno dimostrare le buone intenzioni, anche se non c’entriamo per niente. Non che vada a parlarci lui con i vicini, intendiamoci.


venerdì 21 settembre 2012

Giorno 3: impalcatura pronta!


I cowboys sono tornati per finire di montare l'impalcatura e dopo un’intera ora e un quarto (!!), una mattonella rotta, una luce solare sfondata e 2/3 piante acciaccate abbiamo la struttura pronta.

giovedì 20 settembre 2012

Giorno 2: l'impalcatura continua...


Sono di nuovo le 4pm, i cowboys sono tornati. Lo stesso capo ma aiutanti diversi. Stavolta non mi fregano, li osservero’ come una faina, non sfuggira’ niente al mio occhio inquisitore. 
Li vedo scaricare altro materiale sul mio giardino ovviamente appena sistemato. Giu’ pali, assi di legno, scale, agganci. 

Signora, che si sposta che devo mettere la roba li. Signora, attenta alla testa che devo passare. Signora, puo’ chiudere quella porta che sta in mezzo.
Bon, ho capito l’antifona e me ne torno dentro, ma solo finche’ non cominciano a montare. 

“Signora, che posso salire sul tetto della veranda?”

Giorno 1: l'impalcatura


Questa e' la storia della mia "conversione", nel senso di conversione del tetto, o come dicono qui in terra di Albione loft conversion.

Ecco cominciamo dal fatto che, C il mio muratore nonche’ manager del progetto, ha dovuto ritardare l’inizio dei lavori di una settimana: “Sa il tempo brutto ci ha fatto ritardare la fine del progetto in corso e quindi posso venire da lei solo dopo la prima settimana di settembre”. Ma va bene, tanto siamo in vacanza. Certo, tornare la domenica e poi trovarsi i muratori in casa il lunedi potrebbe essere traumatico, ma con un po’ di organizzazione posso provare a preparare la casa per il grande evento: liberare lo stanzino che verra’ distrutto, impacchettare tutti i vestiti e i soprammobili non necessari per evitare la polvere, liberare il giardino e l’accesso laterale, avvisare i vicini dell’imminente sconquasso che rendera’ la loro vita una miseria per 3 mesi senza il beneficio della stanza in piu’ alla fine del progetto....